Il gusto delle lacrime

Sono sempre stata una dalla lacrima facile, ogni volta che provavo un’emozione, loro, le lacrime uscivano sempre.

Sono sempre stata un tipo molto sensibile, persino quando mi capitava di vedere delle cose brutte fatte ad altri e non a me direttamente io sentivo quella sofferenza, mi dispiacevo per loro, sentivo quella stretta allo stomaco come se quel torto o quel dolore lo percepissi anche io e loro le mie lacrime erano sempre lì, pronte a farsi vedere, come se niente potesse trattenerle. Capitava di vedere un film, una pubblicità o di ascoltare una canzone, sentire qualcuno che parlava di amore o di dolore insomma per ogni cosa che fosse stata abbastanza forte e profonda da penetrare la mia parte sensibile scatenava in me quella reazione di stretta allo stomaco e conseguenti lacrime.

Non so perché, ma a volte ringrazio il mio essere così, sensibile, ANSIOSA, tenera, empatica e dalla lacrima facile, forse perché mi ha sempre dato modo di sentire ogni lato delle persone, quello più profondo, mi ha dato modo di donare il mio cuore anche quando poi sapevo benissimo che sarebbe stato maltrattato, ma non mi importava perché ho sempre creduto che sia meglio donare ed essere feriti che pentirsi di non averci messo tutto di noi.

Le lacrime a volte sono viste come un segno di debolezza, invece io vi dico..piangete, emozionatevi, tirate fuori quelle lacrime che sono la vostra forza, il vostro esprimere un’emozione, sono la vostra corazza, sono ciò che di più naturale possa esserci, sono sensazioni, realtà, sensibilità, sono esternazione e purtroppo troppo spesso si tende a nascondere il noi, le nostre fragilità che senza saperlo sono ciò che ci rende speciali.

Sono una che piange, che si commuove e ne sono felice.

Sono una coraggiosa, oggi lo so, oggi ne ho la prova. Grazie ANSIA e grazie FRAGILITÀ per farmi scoprire quanto sono coraggiosa e forte!!

Ciao ciao ciao!! Aisna!! 🤗🤗🤗

Mi fa male qualcosa e so perché.

Dicono che il nostro corpo manifesti con i dolori le proprie emozioni, il mal di pancia dicono sia legato a rabbia e nervosismo, il mal di testa per instabilità decisionali o decisioni da prendere che non vogliamo affrontare, i dolori al collo dice siano dovuto al fatto che non riusciamo a perdonare qualcosa o proprio noi stessi, dolore alla schiena significa che siamo preoccupati o viviamo situazioni che ci irrigidiscono, insomma, se girate un po’ nel web troverete un sacco di queste spiegazioni, ma la cosa che non riesco a capire è una, come mai l’essere umano porta se stesso così tanto all’esasperazione da ridurre le emozioni in dolori al proprio corpo senza riuscire prima di allora a trovarne la soluzione?

Riusciamo realmente a reagire? A dire “questa è la mia scelta!!” “basta preoccuparmi come va va!!” “Ti perdono e perdono me stessa!!”

Beh credo che prima di arrivare a questo ci sia un lavoro importante da fare su noi stessi e sulla nostra attuale realtà. Capire se in quel preciso momento siamo capaci di scegliere, perdonare, capire e smettere di preoccuparsi.

Io non so se sono pronta a tutte queste cose, mi preoccupo molto del pensiero altrui di cioè che posso risultare agli altri, mi confondo spesso nel prendere decisioni, valuto tutto e alla fine sono sempre confusa, sul perdonare beh, gli altri sono riuscita con il tempo a perdonarli, quello invece che per me rimarrà sempre un grande problema è perdonare me stessa..mi do mille colpe su ogni cosa e ho capito che se non si è capaci di perdonare noi stessi come possiamo arrivare ad una soluzione?

Io non sono ancora in grado di farlo, perché sono diventata così brava a curare il mio corpo che spesso dimentico che la mia anima sta soffrendo.

Ciao ciao ciao!! Aisna. 🤗🤗🤗

Paura e Coraggio

Ma tu lo sai cosa si prova ad aver paura? Paura delle più piccole e banali situazioni? Lo sai cosa significa rinunciare per paura di provare qualcosa che non si sa gestire? Sai come ci si sente a dover controllare la propria mente e il proprio corpo quando è in preda al panico? Hai mai pensato che la stanchezza che sento dopo essermi salvata dal panico può essere paragonata a ciò che sente qualcuno che corre km senza mai essersi allenato? Sai quanto faccia male sorridere e far finta di niente quando in realtà vorresti solo scappare e controllare che quel battito accelerato quella sudorazione quei tremiti e quello shock non significano che stai morendo??

Ecco, io sono anche tutto questo e in parte queste sono le mie sensazioni, si esatto in parte, perché ce ne sarebbero tante altre ma va bene così, per capirmi basta una piccola parte di ciò che sento.

Non mi reputo una persona troppo paurosa, non per le cose che realmente dovrebbero spaventarmi, non ho avuto paura a lanciarmi da 4000mt con un paracadute, ne a fare Rafting con soli 10 min di lezione su cose da fare e cose non fare una volta in acqua, non ho avuto paura quando l’auto mi si è quasi cappottata ed ero sola ne quando un volo di 11 ore è durato 15 ore per problemi, insomma in casi di emergenza sono come hulk, mi trasformo e divento forte, ma nelle cose banali?? Beh in quelle sono proprio una pippa..ho il terrore quando sono in mezzo alla gente e non ho vie di fuga che per me significano nascondermi e riprendere fiato, ho paura quando l’ansia mi assale e devo dire “no raga scusate non mi sento bene” (mi vergogno di farmi vedere fragile) ..mi fa paura guidare in autostrada dopo un periodo difficile della mia vita e sembra per alcuni che se non guidi in autostrada tu sia quasi un’alieno, quando in realtà nelle strade normali non ho nessuna paura.

Insomma sono un misto di paura e coraggio, di coraggio per salvarmi e di paura per affrontarmi, sono un mix, sono dottor Jekyll e mister Hyde. Ma una cosa che mi ha insegnato questo mio essere ansiosa è che senza paura non esiste coraggio e quindi ogni volta con questo pensiero faccio un bel respiro e scopro se quel dato giorno è un mio giorno di coraggio.

Felice Paura e Coraggio a tutti!!

Ciao ciao ciao!! Aisna. 🤗🤗🤗

Ciao Pluto, non sento il tuo amore.

Non sono mai stata una povera di sentimenti, ho sempre amato tanto, sono così, io amo, non riesco a dare 10 se posso dare 100, in amicizia, in amore, in famiglia, non mi sono mai trattenuta, ho sempre preso delle grosse batoste, ma non mi sono mai risparmiata, fa male è vero, ma quando sei come me non ci riesci a stare in guardia, crei magari dei muri insormontabili per quelli di cui non ti fidi e prima di abbatterli devi fidarti tanto, ma una volta tolto il primo mattone e mi sei entrato nel cuore io mi lego, io amo e lo faccio incondizionatamente, anche a costo di soffrire.

Ci sono momenti in cui mi sono fermata a pensare a tutto l’amore dato e ricevuto e mi sono accorta di non sentire il tuo, non ricordo i tuoi abbracci, i tuoi sorrisi, il tuo starmi accanto, non ricordo un giorno in cui abbiamo veramente messo a nudo il nostro cuore ed ho capito e colto il tuo amore, mi sembra a volte di non averti vissuto affatto, come se ciò che abbiamo vissuto insieme fosse così povero di amore da essere passato nel dimenticatoio, ed è brutto e fa male, fa tanto male, ma purtroppo mi rendo conto che è così, mi sei mancato, mi manchi e mi mancherà sempre qualcosa di te.

Quando dico questo non significa che tu non abbia fatto parte o che non fai parte di me, io credo che mi ami e che mi vuoi bene, ma semplicemente che nel mio cuore non ci sono molte tracce indelebili del tuo affetto.

Forse non sono capace io a sentirlo oppure sei tu che non riesci a donarmelo, ho ricordi in cui siamo insieme ma non così forti da tenerli stretti, non così forti da essere menzionati nei racconti come ricordi gioiosi, a volte mi chiedo se tu li hai di me o se magari sono solo una parte di te che ami ma ami a modo tuo, magari sono un qualcosa di marginale, non rilevante, magari pensi a me come se fossi semplicemente qualcuno.

Spesso spero che mi sorprenderai, che dal niente apparirai ed io capirò di essere importante per te, ti ho aspettato alle partite di pallavolo, alle recite, ai compleanni, ti ho aspettato con il sole e la pioggia, ti ho aspettato al primo motorino, ai primi giorni di scuola, ti ho aspettato alle prime delusioni, alle conquiste, ti ho aspettato e forse è proprio questo il mio problema, ho sempre aspettato e probabilmente con te non farò altro che aspettare, aspettare qualcosa che non sa arrivare.

Vorrei dire che crescendo il carattere diventa più forte che di certe cose te ne fai una ragione e che si va avanti, si in parte è così, ma probabilmente adesso la mia parte non è quella giusta.

Ciao ciao ciao!! Aisna!! 🤗🤗🤗

Il Natale nascosto.

Fin da piccola ho amato incondizionatamente il Natale, ho amato le luci, i canti natalizi, l’albero e il presepe, il riunirsi della famiglia, l’attesa dei regali, la speranza, i riti, era bellissimo andare a dormire dopo aver lasciato latte e biscotti per quell’omone dalla barba bianca e il vestito rosso. E poi c’erano gli addobbi vari fatti insieme alla mamma, ai nonni e al mio carissimo zio Cocco, amavo ogni attimo vissuto del Natale.

Mi piaceva così tanto che sembrava che tutto l’anno si riducesse all’attesa di quei momenti, uscire e salutare con un “Buon Natale!!” Era il mio saluto preferito.


Poi, beh, poi non so cosa sia successo, ho smesso di entusiasmarmi, ho smesso di aspettare quel giorno, di meravigliarmi, ho smesso di sentire dentro di me tutta quella magia che invece da piccola mi sembrava così eterna.
Forse negli anni sono state le perdite a sminuire quel periodo? I nonni che se ne vanno, io che divento grande, i problemi che subentrano, la perdita di quell’amato Zio, il fatto che tutto crescendo si noti come un business, insomma ho iniziato a vivere il periodo natalizio quasi come uno stress, un dover fingere allegria anche se non ne avevo voglia, un continuo “A te e famiglia” in risposta a dei messaggi di auguri che se non fosse stato Natale e non ci fosse stata la tecnologia neppure avrei mai ricevuto, persone che scrivono o mandano foto con simpatici gattini natalizi che se poi le incontri nella realtà nemmeno si soffermano a chiederti come stai, o forse nemmeno gli importa come stai. Comunque diciamo che il mio Natale negli anni è stato un po’ un decadimento.

Ma forse adesso, da quest’anno ho notato che un po’ di quella magia sta tornando in me, forse perché ho tre piccoli nipotini acquisiti, (figli di amici) e cercando regali carini per loro per renderli felici, mi sono lentamente riappassionata all’idea immaginandomi il loro presente e futuro entusiasmo, o forse perché anch’io che sto cercando di avere un figlio mi immagino ad addobbare o a creare storie bellissimi per quel figlio che si emozionerà e sarà sorpreso forse come lo ero io da piccolina.
Insomma non so, sarà un insieme di cose ma voglio sperare che un pizzico di quell’entusiasmo stia tornando, perché anche se sono grande ho sempre voglia di sognare, emozionarmi, meravigliarmi e soprattutto di credere alla magia che il periodo natalizio porta con se.
Penso anche che un po’ di quella bambina che ero sia sempre dentro di me, che quell’amore che nutriva per il Natale risieda sempre in me, solo che forse è andato nascosto dietro qualche angolo buio, magari ha davanti delle tende polverose che lo tengono protetto dalla routine, dai problemi, dalle continue corse, dagli affanni, insomma da tutte quelle cose che quotidianamente affollano la nostra vita e che spesso ci fanno dimenticare che siamo stati bambini e che sapevamo davvero come essere felici!!

Quindi BUON NATALE A TUTTI e non smettete mai di credere a Babbo Natale!! 🎅🏻

Ciao ciao ciao!! Aisna!! 🤗🤗🤗

Fragili o Forti?

E se la paura di farsi vedere fragili fosse in realtà la paura di essere abbandonati perché diversi e a nostra idea deboli?

Capita di scappare, di nascondere le proprie debolezze, paure, fragilità, magari perché vogliamo sempre risultare forti e “normali” agli occhi degli altri. Quando si soffre di ansia capita che quando il tuo corpo ti manifesta alcune sintomatiche anche normali che possono capitare a chiunque come, giramento di testa da vertigine o cervicale, abbassamento di pressione dovuta a qualsiasi cosa come un calo di zuccheri o altro beh se soffri di ansia (almeno nel mio caso) ti prende subito l’agitazione, io le chiamo “uggine” un modo simpatico per dire “c’ho l’ansia!!” , insomma in sostanza il tuo corpo manifesta come una ribellione e tu ansiosa ti metti in allerta.

Per quanto riguarda me, mettersi in allerta significa scappare, io scappo, da sempre, da tutti, quando mi prende un’attacco di ansia io cerco di isolarmi, non mi sento tranquilla in mezzo alla gente, anche se sono amici, io cerco di scappare per farmela passare, che sia il bagno di un locale, la scusa per strada di dovermi sedere per la stanchezza o dolore alla schiena, in auto se sono vicino e quindi posso mettermi lì, insomma trovo sempre modi o posti per riprendere fiato e tornare “normale” .

A volte ci penso al mio modo di reagire, al mio nascondermi e scappare, al mio sentirmi inadeguata perché ho un problema, perché ho l’ansia e alla fine sono arrivata a diverse conclusioni ma tutte mi portano sempre lì, io scappo e mi nascondo perché MI VERGOGNO, mi vergogno di essere quella con l’ansia, quella fragile, quella a parer mio debole che non riesce a combatterla, mi sento come se dovessi nascondere agli altri ciò che di sbagliato c’è in me, come se qualcosa dentro di me mi dicesse che non posso permettermi di stare male che devo essere come gli altri senza ansia e che se mi vedono spesso così, alla fine si stancano di avere un’amica o una compagna o chi che sia che devono aiutare o comprendere, è come se inconsciamente avessi paura di essere abbandonata, non capita, come se soffrissi nel sentirmi vittima di qualcosa che non posso controllare, sola.

Ci sono istinti in noi che ci portano sempre alla sopravvivenza, al chiedere aiuto, il mio mi porta a scappare, a nascondere il mio “difetto” a scatenare una guerra stancante dentro di me pur di risultare normale, non guasta. So di non essere ne sbagliata, ne diversa e ne guasta, mi ritengo ansi una persona forte, capace, intelligente, ma quando l’ansia prende il sopravvento mi dimentico di chi sono e invece di cercare la soluzione al problema, di capire perché quell’ansia si è manifestata io in realtà scappo, combatto questa mia estenuante guerra interna, (che vi assicuro è veramente pesante) e trovo mille modi per farmela passare cercando di mostrare al contempo il mio sorriso da “va tutto bene” al mondo che mi circonda.

Sono fragile o forte? O semplicemente la mia è solo una smisurata PAURA di essere abbandonata perché non capita o perché considerata un peso?

Forse conosco già la risposta, dentro di me c’è da qualche parte, in un angolo piccolo e buio dove ancora non sono riuscita bene ad arrivare, so che sono FRAGILE e devo permettermi di esserlo senza punirmi, so di essere FORTE perché ho sempre combattuto, so di aver PAURA perché essere guardati con occhi diversi o non capiti o feriti fa paura a chiunque, insomma sono tutte queste cose, devo solo trovare il modo di guardarmi e crederci, credere in me, nelle mie capacità, amarmi di più e continuare sempre a non mollare mai.

Per molti tutto quello che ho scritto non so se avrà senso, o se sono riuscita a spiegarmi bene, ma ha senso per me e spero di essere riuscita a far capire un po’ ciò che affronto e vivo.

Ciao ciao ciao!! Aisna!! 🤗🤗

La notte.

Dicono che la notte porta consiglio..allora forse solo con me non ha mai funzionato? Mi sono sentita dire tante volte davanti ad un problema o a qualche dilemma “troverai la soluzione, una bella dormita e vedrai che tutto si risolve, si sa la notte porta consiglio” Ecco con me non lo ha mai fatto.

La notte mi ha portato tante cose, ma mai consigli, la notte mi ha portato malinconia, tristezza, gioia, sorrisi, lacrime, dolore, paura, pensieri, sogni, desideri, immagini, passioni, ma mai consigli!! Mi è capitato di addormentarmi e piangere, per un ricordo per una discussione o anche semplicemente per essere stanca e triste, magari la giornata non è andata bene o a volte le mie ansie sono state così forti da lasciarmi senza energie e l’unica cosa che mi veniva da fare la notte era piangere.

Poi ci sono notti fatte di passioni, di divertimento, magari quelle in cui vorresti che quella specifica notte non finisse mai, dove ogni cosa ti sembra perfetta, dove vorresti poter fermare il tempo e dire “ohhhh grazie, questo è perfetto lasciami qui in eterno” perché in quella notte sei felice e ti piace essere felice, divertirti, sentirti amata e accettata con tutto il tuo bagaglio di insicurezze di paure e imperfezioni , insomma in quei momenti per te in quella notte sei al massimo ma soprattutto quando sei felice non ti giudichi ed almeno per quanto riguarda me è una gran cosa, sono la peggior nemica di me stessa, non mi piaccio mai, ma in quei momenti invece è tutto perfetto, perché quando si sta bene non si ha tempo di giudicarsi o di vedere il buio in se stessi, ma solo nella notte.

Devo dire che la notte non mi ha mai portato consiglio però mi ha portato davvero tante cose, le serate fatte di musica, le risate degli amici, la compagnia, le cene finite tardi, i baci sotto le coperte, le coccole, l’ispirazione per dei nuovi testi, i momenti per ricordare qualcuno che mi manca e non posso più stringere a me, ed è proprio di notte quando sogno che ringrazio la notte per avermi fatto capire che non tutto ciò che è buio fa paura.

Ciao ciò ciao!! Aisna!! 😊😊

La Musica che salva.

Vi è mai capitato di dare una precisa musica alle vostre giornate? Certo, detto così sembra strano, mi spiego meglio.. Io adoro in maniera smisurata quasi ogni tipo di musica, dalla classica al metal, dal pop al rap, passando per il jazz, accarezzando il blues, persino il country (che purtroppo molto spesso è sottovalutato) insomma sono un’amante smisurata della musica, che sia italiana o straniera, è vero però che, come ognuno di noi, io ho le mie preferite, ma quella è un’altra storia. Quello che volevo dire oggi consiste nel riuscire a dare ad ogni giornata la sua musica, la sua colonna sonora, abbinare come spesso faccio, il mio umore a qualcosa da ascoltare. Se la mia giornata è caratterizzata da tristezza o malinconia o magari con la mente percorro ricordi cari del passato, che non sono per forza dolorosi, ma semplicemente passati, andati, dove si tende a ricordare momenti o persone che non sono più nella nostra vita, allora prediligo canzoni che sappiano trasportarmi li, canzoni che non solo con le parole ma anche con la melodia sappiano cullarmi, rassicurarmi e perchè no a volte persino coccolarmi. Spesso in questi casi adoro ascoltare le canzoni dolci di artisti come Lucio Dalla o gli Stadio, per passare anche dal Elton John e persino al più recente James Arthur, ecc..certo qualcuno penserà che se ascolti canzoni tristi la tristezza non vada via anzi aumenti, beh per me non è così, una bella canzone dolce, magari sussurrata, con un testo profondo, è come se avesse la capacità di farmi trovare al suo interno una sorta di conforto, come se riuscissi nel mentre mi lascio cullare dalle parole e dalla musica ad elaborare il mio stato d’animo e a quel punto lascio a quel momento la mia tristezza, insomma, lascio che la musica mi salvi. Detto questo, tante sono le emozioni che possono attraversare una giornata, magari mutare anche nel tempo, non so, ci svegliamo con la luna storta e per qualche strano motivo, che sia una telefonata, un messaggio o magari semplicemente un pensiero beh quella giornata partita male cambia e diventa migliore, insomma, sono tanti i passaggi che puo fare il nostro umore ed io spesso mi ritrovo a pensare a qualche canzone particolare che secondo me, per quello che sto provando possa essere la sua perfetta colonna sonora, quindi l’ascolto e lascio che dentro a quella musica e a quelle parole la mia emozione del momento prenda vita. Ho sempre pensato che la musica sia una sorta di salvagente, ti toglie le malinconie, ti lascia sfogare, ti coccola, ti fa innamorare, ti porta lontano senza che tu debba mai scappare, ti da modo di esprimerti. In quanti almeno una volta nella vita non abbiamo dedicato una canzone a qualcuno o per ricordarci di un momento vissuto? Per un amore, in amicizia, per una serata particolare, per un viaggio, insomma ci sono migliaia di situazioni nelle quali senza pensarci abbiamo abbinato una musica, perchè la musica è questo è quotidianità è vissuto. E lei la musica non chiede niente in cambio, lei ti salva oggi come ogni altro giorno. Questo è un po’ il mio pensiero su musica ed emozioni, certo un po’ striminzito rispetto a tutto quello che potrei dire ma, ancora sono quella che ha aperto un blog da poco e ha l’ansia e non sa bene come snocciolare la miriade di pensieri che ha, (magari più avanti riparlerò sicuramente della musica), quindi per ora mi sembra già di aver fatto un lavorone!! 😀 😀 Ciao ciao ciao!! Aisna.

Perché ho creato un blog

Innanzitutto premetto che non ho la più pallida idea di come funziona un blog, non avevo mai pensato nella mia vita di crearne uno o addirittura di avere il coraggio di scrivere qui i miei pensieri ma, come avrete potuto dedurre dal titolo del mio blog sono una persona ansiosa, (in realtà non sono solo quello ma è per spiegare un po’ il concetto scusate) parlando con la mia psicologa (dove vado da circa 5/6 mesi) mi ha detto che spesso capita che chi come me ha mille pensieri trova il modo per scaricarli, chi parla davanti ad uno specchio, chi scrive diari ecc.. beh considerando che non ho molta autostima l’idea di mettermi davanti ad uno specchio e parlare non mi sembrava l’ideale, il diario?? Uhm nemmeno..non fa per me..oltretutto ho un gatto dispettosissimo che non mi permette nemmeno di scrivere la lista della spesa senza rosicchiarmi penne e dita!! 😂😂 E quindi mi sono detta..perché non scrivere un blog dove posso mettere i miei pensieri senza preoccuparmi di niente, ma solo scrivere e magari fare compagnia a qualcuno che di conseguenza potrebbe farsi qualche risata o riflessione o scambio di opinioni con me?? Beh eccomi qua, non sono una scrittrice probabilmente farò mille errori ortografici e spesso scriverò cose che per molti non hanno senso, ma lo avranno per me e magari mi servirà ad alleggerire la mia mente!! Grazie a chiunque leggerà o semplicemente si farà compagnia con i miei pensieri.

Ciao ciao ciao
Aisna!!